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Per quanto tempo bisogna conservare le bollette delle utenze?

Quali bollette bisogna conservare e per quanto tempo? Ecco quello che devi sapere sulle utenze luce, gas e non solo.
9 Aprile 2025
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5 min. di lettura

Prima di affogare in un mare di bollette vecchie, ci sono alcune cose che devi sapere sulla loro conservazione.

Tenere da parte documenti, ricevute, fatture e bollette domestiche è sempre una buona abitudine, ma solo fino a quando non ti ritrovi con pile infinite di fogli e scartoffie non più utili, tra cui non riesci nemmeno a orientarti!

Ti servirà sapere che esistono delle indicazioni precise sulla conservazione delle bollette e le relative tempistiche, che ti aiutano a evitare di saldare due volte le spese o a dimostrare l’avvenuto pagamento in caso di richieste e solleciti da parte del fornitore

Per quanto tempo bisogna conservare le bollette delle utenze?

La gestione dei documenti domestici, comprese le bollette delle utenze, è un aspetto importante dell'organizzazione finanziaria personale. Ma per quanto tempo è necessario conservare le bollette? Quando si tratta di conservare bollette e fatture di luce, gas, acqua e telefono, sia per eventuali controlli fiscali che per evitare contestazioni da parte dei fornitori, ti sorprenderà sapere, le tempistiche variano. Infatti, tutto dipende dalla normativa vigente e dai termini di prescrizione previsti per ogni tipologia di utenza.

Prescrizione delle bollette: le regole generali

In generale, il periodo di conservazione delle bollette dipende dalla loro prescrizione legale, ossia il termine entro il quale il fornitore può richiedere il pagamento di somme non versate o il consumatore può contestare un addebito errato.

In Italia, la legge ha ridotto i termini di prescrizione per molte utenze, in particolare con le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2018. Vediamone i dettagli.

Bollette di luce e gas

Le bollette della luce e del gas devono essere conservate all’incirca per lo stesso tempo, ma con alcune differenze.

In base all’articolo 2948 del Codice civile, il limite temporale sia per la bolletta della luce che del gas è sempre stato di 5 anni.

Ma la Legge di bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017) e la Legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019) hanno abbassato questo tempo obbligatorio a 2 anni, secondo le direttive di ARERA.

Ma cosa vuol dire? Questo significa che il fornitore non può richiedere il pagamento di somme non versate dopo tale periodo, a meno che il ritardo nella richiesta non sia dovuto a responsabilità del consumatore. Pertanto, è consigliabile conservare le bollette per almeno due anni dalla data di emissione. Ci sono però delle eccezioni:

Bolletta della luce

2 anni, se risale a una data uguale o posteriore al 2 marzo 2018 • 5 anni, se risale a una data antecedente al 2 marzo 2018 • 10 anni, per chi paga in bolletta anche il canone Rai

Bolletta del gas

• 2 anni, se risale a una data uguale o posteriore al 2 gennaio 2019 • 5 anni, se risale a una data antecedente al 2 gennaio 2019

Bollette dell'acqua

Anche per il servizio idrico, la prescrizione è stata ridotta a due anni, in linea con le bollette di luce e gas. Tuttavia, è prudente verificare eventuali condizioni specifiche del proprio gestore locale, poiché alcune aziende potrebbero avere politiche di recupero crediti diverse. Conservare le fatture dell'acqua per almeno due anni è quindi una buona prassi per tutelarsi da richieste di pagamento tardive o errori di fatturazione.

Bollette telefoniche e internet

I 2 anni sono validi anche per le utenze di telefono, ADSL e fax, mentre, come visto poco fa, salgono a 10 anni quelli per la bolletta dell’energia elettrica contenente il canone Rai.

Bollette in prescrizione: cosa fare

Ricorda che la prescrizione delle bollette non viene applicata in automatico ma è necessario comunicare al fornitore che non intendi pagare l'importo relativo a consumi risalenti a più di due anni perché il credito si è prescritto. Ecco come funziona e quali sono i passaggi principali per richiederla.

Se ormai è passato il termine per una bolletta, ma il fornitore ne richiede il pagamento, dovrai al più presto contestare in modo attivo il decorso dei termini, personalmente o con un avvocato. Scaduto il termine, infatti, non sei più tenuto a effettuare il pagamento.

Il modo migliore per contestare una bolletta è comunicare il reclamo in forma scritta, attraverso raccomandata A/R, PEC o fax. Una volta inviata la comunicazione, se le fatture sono state emesse prima di gennaio 2020 il fornitore ha l’obbligo di approfondire i motivi del ritardo nella fatturazione dei consumi. Completata la verifica, verrai avvisato per iscritto sull’esito. Nel caso in cui le bollette siano state emesse dopo gennaio 2020, invece, non seguono approfondimenti di alcun tipo.

Ricorda che se non hai inviato il modulo apposito o hai già pagato l’importo della bolletta in questione, perdi il diritto di prescrizione.

Per maggiori informazioni su come richiederla, consulta la nostra FAQ dedicata alla prescrizione delle bollette luce e gas.

Altri motivi per conservare le bollette

Oltre ai termini di prescrizione, ci sono altre ragioni per cui potrebbe essere utile conservare le bollette delle utenze:

  1. Dichiarazione dei redditi: alcune spese per utenze potrebbero essere detraibili in determinate circostanze.
  2. Contestazioni e verifiche: se si riscontrano errori di fatturazione o aumenti ingiustificati, avere le vecchie bollette a disposizione aiuta a dimostrare la propria posizione.
  3. Storico dei consumi: conservare le fatture consente di monitorare l'andamento dei consumi e valutare la convenienza di eventuali cambi di fornitore.

I vantaggi della bolletta digitale

Con la bolletta digitale e il servizio di domiciliazione bancaria il problema non si pone: non dovrai conservare nessuna copia in casa, perché i pagamenti delle bollette avvengono automaticamente tramite il tuo conto corrente ed è il fornitore a occuparsi della loro archiviazione nella tua personale area clienti.

Attiva subito il servizio Bolletta Smart e domiciliazione bancaria di Estra: in pochi click hai accesso al pdf con il documento e tutti i tuoi dati, e non corri nessun rischio legato a ritardi o smarrimenti, visto che nessuno deve recapitarti a casa la bolletta.

Inoltre, fai un grande favore all’ambiente evitando l’utilizzo di carta stampata!

In definitiva, la regola generale è conservare le bollette per due o più anni per luce, gas e acqua, e per cinque anni per le bollette telefoniche. Un buon metodo di archiviazione ti può semplificare la gestione di questi documenti e garantire la massima tutela in caso di controversie o controlli. Per una maggiore organizzazione, pulizia e per sprecare meno carta, puoi scegliere invece di ricevere una bolletta digitale. Essere organizzati su questo fronte aiuta a evitare problemi e a gestire meglio le proprie spese domestiche.