EF Magazine

Con la forza della mente

Oltre la domotica
23 Ottobre 2018
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3 min. di lettura

Potremmo raccontare questa storia da una galassia molto molto lontana. Partendo a bordo della nostra navicella spaziale per sbarcare su un pianeta più avanzato, dove la tecnologia permette di controllare gli oggetti con la sola forza della mente. Ma la galassia, a guardarla bene dalla grande finestra che si apre davanti a noi, è la Via Lattea, e quel pianeta così piccolo altro non è che la Terra.

Pasquale Fedele è un umano tra gli umani, di origini calabresi ma trapiantato a Siena, dove ha studiato, messo su famiglia e ideato Brain Control, un framework basato su intelligenza artificiale per l’interazione uomo-macchina.

“Ho sempre creduto che non si dovesse solo pensare a portare a casa il pane, limitarsi allo stretto necessario. Il mio sogno è sempre stato quello di cercare di fare qualcosa che avesse un impatto sociale, come migliorare la qualità della vita delle persone disabili. Con Brain Control ho intravisto la possibilità concreta di stravolgere in meglio la vita dei malati, dei famigliari e di tutti coloro che si prendono cura di un disabile”.

Con la testardaggine che auto-proclama essere il suo miglior pregio e il suo peggior difetto, Pasquale Fedele ha trasformato il suo sogno di giovane laureato in ingegneria informatica in solida realtà. La tecnologia “Brain-Computer Interface” (BCI) è stata pensata in primo luogo per aiutare le persone in stato di locked-in (a causa della SLA o di altre patologie) a comunicare e interagire con il mondo esterno. 

Interpretando la mappa elettrica corrispondente a determinate attività del cervello, il paziente può tornare a esprimere bisogni comunicativi essenziali e controllare dispositivi esterni. Il tutto indossando un casco wireless, dotato di sensori elettroencefalografici, ed un tablet.

Ma le applicazioni possibili non si limitano al settore medicale (BrainControl è un dispositivo medico validato, già in uso in diverse aziende sanitarie italiane): versioni future di BrainControl, già attualmente in fase di sviluppo, implementeranno funzionalità avanzate di comunicazione e controllo con dispositivi domotici e robotici. Dal controllo di dispositivi comuni (luci, termostato, televisore…) ad un avatar robotico che faccia da alter ego del paziente, consentendogli di comunicare a distanza, in telepresenza.

“Pensiamo a tutti gli sviluppi dell’internet of things. Saremo circondati da dispostivi domotici e robotici da controllare e gestire. Come lo faremo? Sicuramente non con una tastiera o con il nostro smartphone - spiega Pasquale Fedele - Ci sarà una modalità più immediata e intuitiva. Un’evoluzione. Su questo stiamo lavorando…”

Già adesso, indossando lo stesso casco utilizzato dai pazienti con Brain Control, Pasquale Fedele riesce a comandare un drone. 

Vederlo controllare un oggetto volante con la sola forza della mente è un’esperienza futuristica, ma solida e reale. In sottofondo la musica di John Williams, la stessa che fa da incipit ai film di Star Wars, ambientati in una galassia molto, molto lontana…