EF Magazine

L’innovazione di GreenRail

Sistemi ferroviari sostenibili
23 Aprile 2018
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2 min. di lettura

Tutte le volte che si affronta l’immane questione delle emissioni nocive a carico del mondo dei trasporti, immancabilmente il trasporto ferroviario fa capolino, nel ruolo di panacea di quasi tutti i mali. In tutte le dichiarazioni di intenti di organizzazioni internazionali, paesi e aziende, il superamento del trasporto su gomma a favore di quello ferroviario è stato sempre visto come uno dei driver fondamentali per ridurre l’impatto ambientale del settore. Una soluzione a cui guardare, sempre e comunque, con favore. Poi però, nell’epoca in cui la circolarità dell’economia e delle risorse sono diventati un punto di vista sul mondo, potenzialmente applicabile a tutto, anche ai sistemi ferroviari è toccato di essere messi nel mirino. Infrastrutture imponenti e spesso poco rispettose dell’ambiente, enorme consumo energetico, enormi costi di funzionamento e manutenzione.

Questo deve essere stato uno dei motivi che ha spinto Giovanni De Lisi, palermitano poco più che trentenne, a concepire quello che poi sarebbe stato il centro della sua startup GreenRail: progettazione e produzione di traverse ferroviarie sostenibili, create con plastica riciclata e gomma ricavata dal riciclo di pneumatici.

L’azienda, nata nel 2012, ha brevettato la sua innovativa tecnologia in 79 paesi e nel 2017 ha messo la firma a un contratto che farebbe stropicciare gli occhi a qualunque capo d’industria affermato: una commessa da 75 milioni di euro e la prospettiva di entrare nel mercato di 6 dei 50 stati americani. “Un primo passo importantissimo e un fondamentale obiettivo raggiunto ma non di certo un punto d’arrivo”. Come ricorda a se stesso De Lisi con sorprendente lucidità. “Da qui in poi – continua - vogliamo costruire un vero gruppo industriale leader mondiale nel settore delle traversine ferroviarie”. GreenRail è una delle poche realtà del mondo delle startup italiane (e non solo) a combinare un potenziale commerciale immenso e concretissimo, con una promessa di innovazione sostenibile reale. Con circa 35 tonnellate di materiale riciclato per ogni chilometro di rete ferroviaria, il potenziale di crescita e di contributo effettivo all’economia circolare è enorme. In quest’ottica l’azienda ha messo al sicuro l’approvvigionamento di materiale di riciclo con partnership ad hoc: “Per garantirci tutto il materiale riciclato di cui abbiamo bisogno – spiega il capo delle relazioni esterne di GreenRail, Giancarlo Lauriano - abbiamo raggiunto importanti accordi con diverse aziende attive nella raccolta e nel riciclo della plastica e con Ecopneus, consorzio per la gestione dei pneumatici fuori uso, all’interno del quale figurano nomi come FCA, Mercedes e Yokohama”. Al riciclo di enormi quantità di plastica e gomma, GreenRail vuole però ambiziosamente affiancare anche la questione energetica e dei big data. “Stiamo lavorando– spiega Lauriano – a traversine che integrino sistemi in grado di generare energia dal passaggio dei treni, che potrebbero aiutare a rendere energeticamente autonomi i sistemi di monitoraggio e di manutenzione delle rotaie”. E in questa direzione va anche una recente partnership tra l’azienda e la multinazionale spagnola Indra, con la prospettiva di integrare le traversine ferroviarie con sensori in grado di raccogliere enormi quantità di dati e di aprire l’orizzonte della manutenzione predittiva, con enormi risparmi e notevoli miglioramenti sul versante sicurezza.