EF Magazine

Il look smart di Dubai

Verso Expo 2020
14 Novembre 2018
|
2 min. di lettura

Ci sono moto-droni che sfrecciano nel cielo per sfuggire al traffico, treni ad altissima velocità che superano i 1000 km/h e ogni servizio pubblico è stato digitalizzato. La cara vecchia carta è andata in pensione e ha lasciato la burocrazia nelle mani del blockchain. No, non si tratta di una serie tv distopica né di previsioni di un futuro lontano. È Dubai che si rifà il look in vista di Expo 2020 iniziando un processo di trasformazione urbana basato sulla tecnologia. Milano nel 2015 aveva dato il via alla digitalizzazione con la prima Esposizione Universale Digitale: comunicazione online, piattaforme per i virtual tour, App ufficiale e totem interattivi installati trai i padiglioni. La città araba, in occasione del prossimo evento, prosegue sulla scia dell’informatizzazione e rilancia. Mentre si prepara ad accogliere milioni di visitatori da ogni parte del mondo, Dubai si è resa protagonista di un progressivo aumento di investimenti in progetti pubblici e hi tech che la renderanno una delle smart city più all’avanguardia al mondo.

Il tema dell’esposizione sarà “Collegare le menti, creare il futuro”, ma sembra che Dubai più che esporlo, lo stia già mettendo in pratica.

Tre sono i settori che, sin da ora, beneficiano dell’ondata innovativa messa in atto dalla città araba:

Pubblica amministrazione Digitalizzare tutto ciò che riguarda la pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello di non usare più la carta entro il 2021. L’elemento centrale di questa svolta innovativa è sicuramente il Blockchain, insieme ad un sistema d’identità pubblica digitale, permette di snellire la burocrazia. Dal visto di soggiorno alle licenze commerciali, ogni operazione amministrativa sarà risolvibile via web, e sarà quindi più semplice, sicura e trasparente. La città, grazie anche a investimenti del governo, si sta affermando come punto di riferimento per le start up e le imprese innovative che operano in questo settore. La creazione di incubatori come Global Blockchain Challenge, Smart Dubai Accelerator e Dubai Future hanno reso Dubai una meta appetibile per giovani talenti che vogliono ridisegnare il futuro.

Ambiente Nonostante il petrolio sia la principale risorsa economica del paese, il governo capitanato dallo sceicco Mohammed Bin Rashid sta investendo fortemente sulle energie rinnovabili. Il più grande parco solare del mondo infatti è in costruzione nei pressi di Dubai, e si calcola che entro il 2030 arriverà a produrre 5 Gigawatt di energia. Già per il 2020 il fabbisogno energetico del paese sarà coperto al 7% da fonti rinnovabili, ma le percentuali sono destinare a crescere fino al 75% nel 2050.

Mobilità L’innovazione tecnologica colpisce anche i trasporti, e sposta dalla terra al cielo lo spazio d’azione delle forze dell’ordine. La polizia di Dubai sta testando l’utilizzo delle moto-droni: mezzi a guida autonoma, controllati da un sistema di intelligenza artificiale, capaci di muoversi al di sopra del traffico. Questi veicoli permetterebbero agli agenti di intervenire in situazioni di emergenza, sorvolando code e congestioni stradali. Per i pendolari, invece, è in arrivo una chicca firmata Elon Musk. Dubai e Abu Dhabi stanno per essere collegate dall’Hyperloop: treno a levitazione magnetica in grado di percorrere la tratta tra le due città (140 km circa) in appena 10 minuti.

I progetti per Expo 2020 vanno quindi ben oltre l’evento stesso. Dall’Esposizione Universale uscirà una città trasformata, già proiettata nel futuro. Un perfetto esempio di come diventare una smart city.