EF Magazine

Direzione smart mobility

Prossima fermata, TRAM
13 Aprile 2018
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2 min. di lettura

L’innovazione fa capolinea nelle Marche. Qui, tra un bagno nel blu dell’Adriatico e un tuffo nella storia, si può veramente fuggire dal solito tran tran, lasciarsi alle spalle la monotonia e salire sul TRAM dell’innovazione, dove mobilità urbana e trasporto pubblico non sono mai stati così smart.

La Regione Marche, infatti, è capofila del progetto europeo TRAM (Towards new Regional Action plans for urban sustainable Mobility) che punta ad offrire risposte concrete alle politiche ambientali in tema di low carbon economy. È un lungo viaggio quello della smart mobility, un viaggio che tocca quattro realtà d’Europa: dall’Andalusia in Spagna alla Regione di Blekinge in Svezia, passando per la Municipalità di Miskolc in Ungheria e l’Agenzia di sviluppo regionale del Nord Ovest della Romania. 

Sono queste le fermate ideali di TRAM, in un viaggio però che parte e arriva sempre qui, ad Ancona, con un altrettanto ideale hub tra i corridoi di Palazzo Raffaello, perché è la Regione Marche a tenere le fila di questo progetto europeo che da qui al 2021 vuole contribuire a creare un sistema di trasporto pubblico più efficiente, competitivo e green.

Per farlo non si può prescindere dalla tecnologia, da strumenti e soluzioni di Information and Communications Technology: “Molte delle aree urbane d’Europa stanno affrontando una serie di sfide ambientali che stanno accrescendo i fenomeni di congestione e di inquinamento atmosferico - spiega Angelo Sciapichetti, assessore ai Trasporti della Regione Marche - Il tema della mobilità urbana sostenibile può essere il punto di partenza per adottare misure più rispettose dell’ambiente, anche attraverso l’utilizzo di strumenti e soluzioni di ICT”.

Cinque partner dell’Unione Europea (Italia, Spagna, Svezia, Ungheria e Romania) uniti per migliorare l’efficacia delle politiche regionali e urbane del trasporto pubblico, grazie allo scambio di informazioni, di esperienze e alla cooperazione, per arrivare al 31 Marzo 2021 avendo messo a punto misure concrete da includere nelle rispettive agende politiche. “Attraverso il processo di scambio di esperienze promosso dal progetto TRAM - spiega l’assessore regionale Sciapichetti - La Regione Marche punterà ad acquisire e promuovere azioni a sostegno dello sviluppo, in particolare della mobilità ciclabile, attraverso la definizione di un piano regionale, alla pianificazione ed integrazione delle varie modalità di trasporto urbano e alla promozione di strumenti come la bigliettazione elettronica”.

Ricadute positive e concrete per tutti i cittadini delle Marche, in primis per chi sceglie il trasporto pubblico e la mobilità dolce come sistema di trasporto preferito per i propri spostamenti. Non si dovrà aspettare per forza il 2021 però per toccare con mano quanto le Marche sia un territorio che sulla smart mobility ha già investito idee e risorse. Ai partner europei del progetto TRAM infatti sono stati messi sul piatto due esempi positivi già funzionanti: il sistema di trasporto pubblico a chiamata, in collaborazione con l’azienda di trasporto locale Contram, che ha interessato anche le zone colpite dal terremoto, e la bicipolitana di Pesaro, un vero e proprio reticolo di percorsi ciclabili che già oggi conta 87 chilometri di strade.

Bicicletta, autobus o tram che sia quindi fa lo stesso. La vostra direzione finale sarà comunque le Marche. Presente e futuro della smart mobility si incrociano qui, crocevia virtuoso di un’idea di mobilità che ha molto da dare e da insegnare.