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Riscaldamento autonomo o centralizzato: qual è più conveniente?

Tutto quello che devi sapere per scaldare al meglio la tua casa!
9 Novembre 2022
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2 min. di lettura

Qual è la differenza tra riscaldamento autonomo e centralizzato?

Prima di qualsiasi scelta, vediamo le differenze, le caratteristiche e i fattori vincenti di un impianto autonomo e di un impianto centralizzato.

Un impianto di riscaldamento autonomo fa capo a una sola caldaia che regola la produzione di calore e acqua calda per la singola abitazione. La gestione è a cura degli abitanti della casa, che hanno piena libertà sui consumi, sulla regolazione della temperatura e sui contratti di fornitura. Devono occuparsi della manutenzione della caldaia, da effettuare annualmente, e hanno l’obbligo di tenere sotto controllo le emissioni, per ridurre l’inquinamento.

Un impianto di riscaldamento centralizzato, invece, prevede una sola caldaia (molto più grande) in comune per più appartamenti o più edifici. L’efficienza è di base più alta rispetto a un impianto autonomo, e questo porta anche a una diminuzione dei consumi. I singoli non devono occuparsi della manutenzione e della gestione dell’impianto, pratiche gestite dall’amministratore di condominio. C’è però meno autonomia nell’utilizzo, perché le ore di accensione sono stabilite insieme agli altri inquilini; questo ostacolo può essere parzialmente superato con l’utilizzo di sistemi di ripartizione con valvole termostatiche (che vediamo tra poco!).

Stai cercando di capire quale impianto termico è più adatto per casa tua? O stai valutando se passare dal centralizzato all’autonomo? Sei nel posto giusto, seguici.

Come passare dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo

Se desideri dire addio al riscaldamento centralizzato e passare all’autonomo, ricorda che il distacco può avvenire solo se viene dimostrata l’inefficienza dell’impianto centralizzato.

Come secondo step, devi tenere a mente l’articolo 1118 del Codice civile modificato dalla Legge 220 del 2012, secondo il quale è possibile rinunciare al riscaldamento centralizzato solo se il distacco non causa squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri inquilini, continuando a pagare le spese condominiali per la manutenzione straordinaria.

Infine, è necessario chiedere l’autorizzazione al proprio comune e accertarsi che non esistano impedimenti da parte della regione.

I costi per staccarsi dall’impianto centralizzato sono variabili, e dipendono soprattutto dalla tipologia di impianto autonomo che andrai a scegliere e dalla perizia termotecnica che deve precedere l’operazione.

Se è questa la strada che vuoi percorrere, scegli la migliore offerta gas per risparmiare sul riscaldamento autonomo!

Risparmiare sul riscaldamento con le valvole termostatiche: funzionamento e gestione

Con gli aumenti dei prezzi dell’energia, il sistema di ripartizione unite alle valvole termostatiche sono un grande alleato del risparmio economico in bolletta e del risparmio energetico. Oltre a limitare l’emissione di gas serra, permettono di gestire meglio un sistema centralizzato, dividendo i costi tra gli inquilini sulla base dei consumi effettivi.

Le valvole termostatiche sono dispositivi di termoregolazione applicati ai termosifoni, che danno la possibilità di regolare il calore in ogni stanza, con il vantaggio di impostare la temperatura desiderata su una scala che va da 0 a 5. In questo modo, all'interno delle 12 ore di accensione del riscaldamento centralizzato, avrai maggiore autonomia nella gestione della temperatura e dei costi.

Il sistema di ripartizione unite alle valvole termostatiche si attivano in autonomia quando il riscaldamento è in funzione: sarai tu a impostare il valore delle valvole che desideri in ogni stanza. E quando la temperatura viene raggiunta, la valvola mantiene stabili i gradi, evitando inutili sprechi.

Ricorda anche che in base al Decreto legislativo 102 del 2014, il sistema di ripartizione unito alle valvole termostatiche è obbligatorio negli edifici con impianto centralizzato!