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Bollette prima e seconda casa: le differenze da conoscere

Come cambiano le tariffe (e perché)
29 Gennaio 2024
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4 min. di lettura

Hai una seconda casa o vorresti acquistarla? Tra tutte le cose da sapere, ci sono alcune informazioni che riguardano anche la bolletta della luce.

Sapevi, infatti, che i costi dell’energia elettrica cambiano tra la prima e la seconda casa? L’utenza del gas invece non subisce variazioni: a fare la differenza è solo la zona climatica in cui è situato l’immobile.

Eccoci qui pronti a indicarti tutte le differenze e darti qualche consiglio su come risparmiare sui costi dell’energia nella seconda casa, così da non ricevere brutte sorprese in bolletta.

Bollette prima casa e seconda casa: quali sono le differenze?

Nel 2017 sono state fatte alcune variazioni da parte dell’Arera in Italia sulle tariffe dell’energia. Dopo aver abolito le tariffe elettriche D2 e D3 nel 2017, l’Arera ha introdotto la tariffa TD, che si suddivide in 3 tipologie:

  • Tariffa TDPC: consigliata per utenti con alti consumi annui e con pompe di calore ad alta efficienza.
  • Tariffa TDR: perfetta per i residenti che non superano una potenza massima di 3 KW.
  • Tariffa TDNR: il tipo di tariffa applicata ai non residenti.

Con queste tariffe è cambiato il modo di calcolare gli oneri di sistema e i costi di trasporto e distribuzione.

Ed è proprio la TDNR, la tariffa per i non residenti, che vede un aumento delle spese fisse.

Residente o non residente: cosa cambia?

Essere residente o non residente è quindi proprio ciò che fa la grande differenza.

Con le tariffe TD, il trasporto e la gestione del contatore hanno lo stesso costo per ogni utente, ma il costo degli oneri di sistema cambia tra residenti e non residenti.

Nella prima casa, in cui sei residente, nella bolletta gli oneri di sistema vengono applicati solo in quota energia e sono quindi legati all’effettivo consumo dell’energia.

Nella seconda casa, in cui non sei non residente, in bolletta troverai gli oneri di sistema applicati sia in quota energia sia in quota fissa.

È proprio la seconda casa usata principalmente per le vacanze, quindi, l’abitazione in cui si individua un’utenza non residenti, con costi più alti.

Seconda casa: i costi fissi in bolletta

Prima di capire come risparmiare, vediamo quali sono le voci dei costi fissi in bolletta per la seconda casa, sia nel mercato libero sia nel mercato tutelato:

  • Oneri di sistema: costi che dipendono dalle tariffe calcolate dall’Arera.
  • Spese di trasporto e gestione del contatore: una spesa che i venditori non possono alterare, composta da una quota fissa, una quota potenza e una quota energia.
  • Imposte e tasse: le accise vengono calcolate in base all’energia consumata, mentre l’IVA è del 22% per le seconde case (al contrario delle abitazioni di residenza, dove è del 10%).

Perché le bollette della seconda casa costano di più e quanto?

Nonostante la seconda casa sia utilizzata per meno giorni e i consumi siano di conseguenza minori (o addirittura inesistenti), le bollette possono risultare alte perché dopo la riforma dell’Arera del 2017 i costi fissi sono più elevati.

La somma degli oneri di sistema è maggiore nella seconda casa rispetto alla prima, e si aggira attorno ai 135 euro annui (a cui si devono aggiungere la quota di energia consumata e le altre quote fisse).

Si tratta di cifre stabilite dall’Arera, che riguardano non solo il mercato a maggior tutela ma anche il mercato libero, in cui ogni fornitore propone la sua offerta per la quota energia.

Come risparmiare sulle bollette della seconda casa

Eccoci qua con alcuni consigli per ridurre le spese nella casa vacanze, ovvero l’abitazione in cui non si è residenti:

  • Ridurre la potenza del contatore.
  • Pensare a qualche intervento di riqualificazione, come l’isolamento termico, approfittando dei bonus.
  • Scegliere elettrodomestici ad alta efficienza energetica e luci LED a basso consumo: durano più a lungo e i vantaggi sono evidenti mano a mano che se ne fa uso.
  • Preferire una tariffa multioraria: permette un grande risparmio a seconda del momento della giornata in cui si attivano gli elettrodomestici.
  • Assicurarsi di non pagare il canone RAI: è un tipo di servizio che non deve essere pagato nelle seconde case.
  • Orientarsi verso la fornitura di energia più idonea, selezionando una delle offerte luce e gas più convenienti e green, che ti permettono di risparmiare con un contratto che rispetta le tue esigenze.