EF Magazine

Tutto quello che c'è da sapere sul cappotto termico per il risparmio energetico

Migliora l’efficienza energetica e dai un taglio alle bollette con una soluzione a lungo termine
31 Maggio 2022
|
3 min. di lettura

Risparmiare sull’energia e diminuire i costi in bolletta è un obiettivo tutt’altro che irraggiungibile. Ci sono mille modi per migliorare il nostro rapporto con i consumi e uno di questi è anche scegliere di intervenire proprio sulla struttura della casa.

Hai mai preso in considerazione il cappotto termico?

Cos'è il cappotto termico

Con cappotto termico, o cappotto isolante, si intende una tipologia di intervento di coibentazione di un edificio. Non possiamo parlare di una vera e propria ristrutturazione, anche se spesso viene associato a questa attività.

In poche parole, alle pareti vengono applicati (internamente o esternamente) dei pannelli isolanti, in modo che l’edificio sia protetto dal caldo, dal freddo e dall’umidità.

Si tratta di una lavorazione lunga, soprattutto se la superficie da coprire è ampia. I pannelli, disponibili in vari materiali, vengono posizionati come tasselli a una piccola distanza gli uni dagli altri e uniti dalla schiuma espansa; si passa poi alla rasatura e al rivestimento. Possono volerci diversi giorni, perché tra un’operazione e l’altra ci sono tempistiche da rispettare.

Quanto costa fare un cappotto termico?

Il costo è variabile a seconda della soluzione scelta e della quantità di superficie da rivestire e isolare. Anche perché… sapevi che l’isolamento a cappotto può essere interno o esterno?

Un cappotto interno è indicato soprattutto per edifici urbani, sui quali è più complicato intervenire esternamente. È più economico e ha tempi di posa brevi, perché i pannelli isolanti da inserire sulle pareti interne hanno uno spessore minore.

Un cappotto esterno, invece, ha costi più alti perché sa garantire un isolamento migliore, riduce i ponti termici e agisce anche per contrastare la muffa, la condensa e le crepe. La soluzione perfetta per una casa indipendente o la facciata di un palazzo.

Ma i prezzi variano anche in base ai materiali isolanti, diversi per costo, caratteristiche e qualità:

  • Sintetici: polistirene espanso, polistirene estruso e PVC hanno un prezzo più basso.
  • Naturali: fibra di legno, fibra di vetro, sughero e lana di roccia sono grandi isolanti termici e acustici, richiedono prezzi più alti e lavorazioni più lunghe.

In ogni caso, confronta sempre più preventivi e ricorda che per questi interventi di riqualificazione edilizia puoi usufruire del Superbonus 110%!

Pro e contro del cappotto termico

I vantaggi sono indiscutibili:

  • Isolamento termico e acustico
  • Riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio con conseguente abbassamento dei costi in bolletta, sia in inverno sia in estate (mica male ora come ora!)
  • Aumento del valore dell’immobile
  • Possibilità di usufruire di incentivi fiscali

I contro sono invece riducibili a questi due:

  • Tempi di lavorazione lunghi, soprattutto nel caso di cappotto esterno
  • Costi elevati (ma qui entrano in gioco le detrazioni fiscali e il risparmio a lungo termine)

Quanto risparmio?

Non è possibile dire con esattezza di quanto sia il risparmio in bolletta, perché tutto dipende dal tipo di edificio, dal contratto stipulato e dalle abitudini di consumo. Ma il cappotto termico può ridurre la dispersione di calore fino al 40% e uno studio dell’Enea parla di un risparmio pari al 20% annuo.

Insomma, ogni casistica è diversa, ma nel tempo i benefici economici della coibentazione sono evidenti. Anche perché nessuno vorrebbe rinunciare al comfort della temperatura perfetta tutto l’anno!